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Algida, il brand del cuore di panna

Il marchio Algida è diventato sinonimo di qualità e innovazione legandosi, di generazione in generazione, ai momenti più belli e spensierati delle estati di ognuno.

L’industria Algida, l’azienda che ha creato la storia del gelato industriale italiano, fu fondata a Roma nel 1946 da Italo Barbiani, un ex lavoratore della Gelateria Fassi, e dall’ingegnere Alfredo Vieni.

L’azienda Algida, industria alimenti gelati era, per l’appunto, specializzata nella vendita all’ingrosso di frutta congelata, fabbricazione e vendita all’ingrosso di gelati.


Il termine álgida, con l’accento sulla prima “a”, deriva dal latino algidus che significa freddo, glaciale - quindi, in perfetta sintonia con il prodotto commercializzato.


Il primo gelato da passeggio che Algida mise sul mercato fu il Cremino, ovvero, un gelato alla panna ricoperto di cacao magro sorretto da un bastoncino di legno.

Il marchio ha subìto diversi cambiamenti nel tempo, mantenendo una propria fisionomia evolutiva, fino all’acquisizione della multinazionale Unilever che ha introdotto l’Heartbrand, noto in Italia anche come Cuore di panna, slogan creato per il più famoso dei prodotti Algida: il Cornetto. Dal punto di vista del branding della marca, una mossa davvero interessante.

Il marchio Algida è diventato così, a tutti gli effetti, sinonimo di qualità e innovazione legandosi, di generazione in generazione, ai momenti estivi più belli e spensierati di ognuno.


Esaminiamo l’evoluzione estetica del marchio:

il primo logo dell’azienda era costituito da uno scudo giallo e marrone, nel quale vi era il nome della ditta, la scritta Industria Alimenti Gelati ed un cristallo di neve.

Nel 1950 venne creato da Enzo Mazzilli un nuovo logo caratterizzato da una linea sinuosa che separava i due colori giallo e marrone, rimasti invariati. Ma, la scritta Industria Alimenti Gelati viene sostituita da Il gelato fidato. Di questo logo ve ne erano due versioni.

Il giallo ed il marrone erano i colori predominanti poiché associati ai gusti tradizionali del gelato: la crema ed il cioccolato.

Nel 1963 il marchio venne leggermente modificato.

Negli anni Settanta, il cambiamento fu incisivo: vi è solamente la scritta Algida di colore… arancione, con un effetto 3D.

Fu nel 1983 che venne creato un nuovo marchio. Il logo disegnato da Bob Noorda presentava un sole arancione come elemento centrale della composizione e la scritta Algida di colore giallo appariva in prospettiva con i contorni marroni. Questo logo esprimeva in pieno la sintesi dei valori peculiari propri del brand: estate, libertà e vacanze spensierate. Il mio preferito.


All’inizio degli anni Novanta il logo risultava composto dal nome dell’azienda scritto in nero, posto all’interno di un ovale bianco dal doppio bordo azzurro, il tutto su uno sfondo bianco e rosso, ispirato ad una tenda da sole. Molto simile ad Eldorado (marchio Algida).

La strategia di adottare un logo unico è relativamente recente: nel 1998 venne sviluppato a livello mondiale il solo marchio che faceva il verso ad un famoso slogan del cornetto algida e cioè cuore di panna, realizzato da Carter Wong Design di Londra. Disegnato formalmente come una spirale, prima rosso con sfondo sfumato giallo (i colori del sole, del caldo e dell’estate) e poi cromaticamente modificato – nel 2003 – utilizzando il bianco su fondo rosso.

Il simbolo grafico del cuore rosso è ormai un codice comunicativo condiviso e riconosciuto ovunque e, oltre a essere un sinonimo di affettività che coinvolge l’area emozionale dell’individuo, ha assolto a un compito di business di notevole importanza, come quello di unire aziende diverse sotto la stessa bandiera seguendo l’ormai noto concetto di globalizzazione.

Tutto questo ha permesso ad Algida di diventare, al di là dei gelati che produce, uno dei marchi in assoluto più noti ed apprezzati dagli italiani. Ancora oggi, condizionati dai vecchi spot, canticchiamo il breve brano del cuore di panna, inevitabile per chi era adolescente negli anni Ottanta. Fa parte del nostro bagaglio di emozioni pieno zeppo di contenuti estrapolati da un decennio che ricordiamo con entusiasmo ed una sottile nostalgia.



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