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Les Amants, Renè Magritte

  • Immagine del redattore: Patrizia Gaboardi
    Patrizia Gaboardi
  • 13 nov 2013
  • Tempo di lettura: 1 min

Aggiornamento: 15 giu 2021


Les Amants (1928), dipinto dall’artista surrealista belga Renè Magritte, raffigura due amanti con le teste coperte da un panno bianco intenti a baciarsi. Il panno che li avvolge impedisce loro di vedersi, scrutarsi, comunicare.

La scena, complice uno sfondo dai toni blu e rossi, vede i due lenzuoli come fonte unica di luce dell’intera opera, suscitando così una sorte di inquietudine ed angoscia.

Due soggetti qualunque raffigura Magritte, due persone comuni, senza identità. Due amanti che si scambiano un sofferente bacio che invece di avvicinarli in un piacevole sentimento, li allontana. Li priva della vista e del tatto. Li costringe ad un amore muto, spinto però da una forte passione malgrado l’assenza di dialogo e l’impossibilità di conoscersi.

Les Amants è stato definito il “bacio della morte” ma le interpretazioni sono numerose. Magritte ha sempre condotto l’osservatore a molteplici riflessioni, è una caratteristica dell’artista il non volerci far giungere ad una definitiva conclusione. In questo caso, nascondendo i volti degli amanti, rendendoli non visibili, Magritte, ci offre la possibilità di “vedere oltre”, di aprire il sentimento verso l’intensità delle emozioni, di decidere se trovarsi di fronte ad un amore prigioniero della morte, destinato a finire, consumato velocemente, proibito dalla morale, o … .



 
 
 

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